WAITING FOR THE SUN

di FABIO VOLINO (col prezioso aiuto di ANDREA ANTONAZZO)

 

"...avolo funziona 'sto coso? Ah,ecco,credo di averlo acceso.Beh,cosa devo dire?Nick Fury e quel robottino mi hanno messo davanti a questo schermo dicendomi di narrare la mia storia,come si sono sviluppati i miei poteri e così via.Facile a dirsi,miei cari,credete sia una cosa da nulla per me rivangare gli avvenimenti più tragici della mia vita?Ma cominciamo,prima finisco e meglio è per tutti.Mi chiamo Sonia Elios,Elios un nome un destino a quanto pare.Nome in codice Sun,l'ho scelto io,per quel che può valere.A quanto pare il sole ha scelto molte persone per dotarlo della sua maledizione:Sole Ardente, Sunspot,Sunstroke,Sundown... Grazie tante,motore del mondo!Ti scelgono anche come simbolo partitico, sei la nostra gioia e la mia disgrazia.Ma passiamo avanti,è meglio.I miei bisnonni provenivano dalla Grecia:andarono in Italia perchè trovavano il loro paese natale troppo opprimente, forse avevano avuto una sorta di premonizione.Comunque in Italia sono nati i miei nonni,che non ho mai conosciuto,e i miei genitori.La loro storia d'amore è nata in un modo classico:si sono conosciuti durante gli anni universitari.Non so se sia stato amore a prima vista,considerato quel che è successo dopo ne dubito.Pochi mesi dopo la loro laurea in giurisprudenza,che ottennero nella stessa sessione, nacqui io.Per loro fu una gioia ed un dispiacere allo stesso tempo,visto che avevano pochi soldi e l'eredità dei miei nonni non era di quelle fantasmagoriche.Mio padre si adattò a fare due lavori per tirare avanti e anche mia madre,per quanto potè,si diede da fare.Dopo che io nacqui mio padre iniziò la pratica in uno studio legale,mentre mia madre faceva ogni tipo di lavoro per tirare avanti.Ben presto il matrimonio andò in pezzi,l'amore e il rispetto reciproco presenti all'inizio scomparvero come neve al sole.Mio padre entrò in un prestigioso studio legale e mia madre fuggì,così,senza dire una parola. Avevo cinque anni e già la maledizione che il sole mi avrebbe donato in futuro faceva sentire i suoi effetti.Da allora non ho più rivisto mia madre: Angela il suo nome. Per me è solo questo ora,un nome e nulla più.Mio padre ottenne facilmente il divorzio e il mio affidamento.Poi mi dovetti adattare a vivere senza di lui,che per la maggior parte del tempo trattava modesti processi penali ma sperava sempre che un giorno gli sarebbe capitata la grande occasione.Essa in effetti arrivò e maledico quel giorno.Mio padre si chiama... chiamava Francesco,suo padre l'aveva chiamato così in onore di San Francesco d'Assisi,che a quanto mi è stato detto idolatrava fino all'eccesso.Forse vedeva in lui un uomo ideale,un qualcosa che lui non sarebbe mai stato.Un giorno mio padre decise di cambiare vita ed entrò nella magistratura e subito,essendo l'ultimo arrivato,lo spedirono in una procura di una città difficile:Catania. Una città stupenda dove ho passato momenti felici,ma a quanto pare io e la felicità siamo destinati ad avere solo brevi incontri.Un sabato afoso di agosto ebbe luogo l'evento che modificò per sempre la mia vita:mio padre ed io stavamo andando in vacanza quando fummo fermati da alcuni malviventi.Le loro mitragliatrici bastarono a incuterci paura.In seguito seppi che mio padre aveva finalmente avuto la sua grande occasione,era stato incaricato di indagare su alcune attività illecite di un imprenditore locale, che si era scoperto avere contatti con una potente organizzazione terroristica.Mio padre andò fino in fondo alla vicenda e numerose furono le persone che finirono in prigione,compreso quell'imprenditore. Al capo di quell'organizzazione i cui membri vestono tutti di verde questo non deve essere andato giù e dunque ordinò il suo assassinio.Mio padre aveva anche chiesto la scorta,ma gli era stata rifiutata. Tipico atteggiamento di uno Stato che lascia i suoi difensori in balia del male che loro stessi hanno combattuto con impegno.I terroristi si avvicinarono e aprirono la portiera dove ero seduta e mi trascinarono violentemente fuori.Mio padre urlò e cercò di afferrarmi,ma venne bloccato da un altro malvivente.Quei bastardi volevano farlo soffrire,volevano dargli in pasto la mia morte,perchè morisse nel dolore e nella sofferenza.Ma nessuno aveva immaginato cosa sarebbe accaduto:mentre venivo trascinata via e sentivo la canna della mitragliatrice sulla mia testa provai una paura quale mai avevo sentito,qualcosa dentro di me scattò,il mio corpo ribollì come se fosse pieno di un potere nascosto... e così era.D'un tratto una sorta di alone giallo mi avvolse,mentre i terroristi arretravano atterriti da quello che stavano vedendo.Il mio potere aumentò,aumentò sempre più finchè esplose in tutta la sua furia.Coloro che erano stati incaricati di uccidermi furono i primi a morire,investiti dai miei... raggi solari.Non rimase molto di loro:morire bruciati,non deve essere una bella esperienza... Non deve esserlo stato neanche per... pe... per mio padre.Il mio potere si espanse sempre più fino a raggiungere la macchina dove aveva assistito a quella scena.Fu l'ultima cosa che vide,i miei raggi colpirono l'automobile che esplose violentemente.Io ero ancora in preda al dolore ed allo stupore derivato dal fatto che avevo appena scoperto di essere... una mutante,proprio così.Alla fine mi accasciai per qualche secondo,ritornai al mio stato naturale e mi voltai.E vidi la macchina di mio padre... annerita in ogni sua parte.Urlai,di dolore e rabbia.Il mio potere aveva causato la morte di quattro persone e una di queste era colui che mi aveva donato la vita... che mi aveva sempre dimostrato il suo amore.Rimasi immobile per molto tempo,non so neanch'io per quanto,continuando ad urlare e piangere finchè ebbi voce.Poi arrivò la polizia e anch'essi rimasero... affascinati da quel che videro.Mi si avvicinarono,ma era come parlare ad un muro in quel momento:venni portata in un istituto dove affrontai una lunga terapia di riabilitazione.Il corpo di mio padre non venne mai ritrovato,il mio potere evidentemente l'aveva consumato tutto,non lasciando integra nemmeno la sua dentatura.E la sua morte è dovuta a causa mia,non me lo perdonerò mai.Anche se più volte mi è stato detto che è stata una casualità.Ma non doveva accadere in quel momento:per tutta la vita ero stata una ragazza normale, con i normali problemi familiari.E quando scopro di essere una ragazza particolare,divento una carnefice.Alcuni terroristi erano sopravvissuti allo scoppio,peccato,anche loro dovevano bruciare all'inferno,e raccontarono tutta la storia. In principio li presero per pazzi,ma poi il governo italiano iniziò ad interessarsi alla cosa.Chiaro,loro amano il potere ed io ne ero una rappresentazione umana,i nostri governanti si beano quando credono di avere tra le mani qualcosa che solo nei loro sogni più reconditi possono ottenere.A tredici anni la mia vita era cambiata a causa di quell'incidente,un anno dopo uscii dall'istituto e venni dato in affidamento ad una famiglia,ma ora so di essere stata spiata per i restanti giorni della mia vita dal governo italiano.Avevano finalmente una mutante tra le mani,come capitava in svariati altri paesi,dovevano sfruttarla in qualche modo. Per questo non venne mai sollevata alcuna accusa contro di me per quel tragico fatto.La mia famiglia affidataria non era al corrente delle mie capacità ed io non gliele rivelai mai,non volevo scioccarli. Col passare del tempo imparai ad affinare le mie capacità:non so perchè lo facessi,del resto quei poteri avevano ucciso mio padre.Ma c'era qualcosa in loro che mi affascinava,che mi attirava. Sentivo di essere superiore agli altri esseri umani e quel potere ne era la dimostrazione.Non potevo far finta che non esistesse.Col passare degli anni imparai a controllarlo e a dominarlo,al riparo da sguardi indiscreti,fino a riuscire a condensare tutto il suo potenziale nelle mie mani,anche se tutto il mio corpo teoricamente può espellere raggi solari.Dentro di me mi dicevo che un giorno sarebbe servito,avrei riparato col bene al male che avevo fatto alla persona più cara della mia vita.Ma poi vidi il telegiornale, lessi i quotidiani e capii che la gente come me era odiata dal mondo,da quelle persone che avrei voluto proteggere:persone che hanno paura di ciò che non comprendono, di ciò che è diverso da loro.E per questo,piuttosto che capirlo,lo ripudiano e lo emarginano.La fobia mutante dilagava in tutto il mondo e gente come quel terrorista, Magneto, non faceva altro che alimentarla.Non volli più avere a che fare con quel mondo,non volli più fare del bene.A diciotto anni decisi di andarmene: non è che odiassi la mia famiglia affidataria, semplicemente non avevo con loro molto feeling.Mi trasferii su un paese di montagna,dove il sole compare pochi giorni all'anno e dove rimasi per tre anni:là mi costruii una nuova vita,conobbi nuove persone,mi comportavo in maniera spensierata... una vera testa calda.Probabilmente lo faccio per esorcizzare il dolore e la solitudine che sento in me,non ho mai avuto una vera storia d'amore,mai una vera amicizia. Probabilmente sarei rimasta lì tutta la vita,ma evidentemente il governo italiano aveva altri piani,aveva trovato il modo di sfruttarmi:un anno e mezzo dopo ricevetti una visita da parte di due agenti governativi,mi dissero che dovevo andare con loro per il bene del paese e balle simili.Io accettai,lo confesso, per curiosità.Volevo vedere dove portava la cosa.Gli sguardi che i miei compaesani mi lanciarono mentre venivo portata via sembravano quasi essere accusatori.Per loro avevo commesso qualcosa di malvagio,nessun dubbio sollevava la loro mente.Mi portarono negli Stati Uniti,il paese delle tante promesse e dai pochi successi,dove i capi di Stato si beano di uccidere qualcuno appena possono.In una base segreta conobbi persone... particolari,di una di loro,la Visione,avevo anche sentito parlare.Legai subito con l'altra donna del gruppo,Persuasion,probabilmente per affinità.Lei dice che assomiglio a quell'attricetta,quella che interpreta un'ammazzavampiri. Sarà... Poco dopo il mio arrivo venni sottoposta ad un intensivo allenamento per valutare le mie capacità,del resto ero la più inesperta. Ma li stupii, comunque. Me la sapevo cavare bene ed anche le mie doti atletiche e fisiche vennero affinate e sviluppate. E poi, improvvisamente,la prima missione contro quel Moses Magnum. Durante la quale non ho perso tempo per sbeffeggiare un po' tutti:sono fatta così.Dissi che avrei battuto quel terrorista in due secondi e più o meno è stato così.Combattei con foga,in quelle persone vedevo i volti di coloro che mi costrinsero ad uccidere mio padre.E' stato così anche contro quei folli di U.L.T.I.M.A.T.U.M. In onore di mio padre combatto e a favore di quella parte di umanità,poca,che merita di vivere in pace.La cosa che più temo è di perdere un giorno il controllo dei miei poteri,che essi si rivelino nuovamente come strumenti di morte. Perchè il sole dà la vita, ma la toglie anche. Bah,sono stata anche troppo seria in questa registrazione,spero vada al macero al più presto e spero che Nick Monocolo ora sia soddisfatto di risentire cose che sapeva già.Io continuerò ad andare avanti, soprattutto cercherò di risolvere un dubbio che mi assilla fin dall'inizio: come ha fatto l'Italia,la cui influenza in campo internazionale è pari a zero,a far includere una propria connazionale in questo importante gruppo? Non me lo sono ancora spiegato.Basta ora,sono stufa,devo premere questo bot....".