I'M SO BORED WITH THE USA
di ANDREA ANTONAZZO-FABIO
VOLINO
Marvel-Zombie ufficiali del
terzo millennio
New
York. Base di WorldWatch.
Un'animata
discussione sta avvenendo in questi ampi corridoi: "Ma come osi dire che la
letteratura russa è stata la migliore di tutti i tempi?" sbraita U.S.Agent "Un
solo romanzo di Norman Mailer oscura tutto ciò che hanno scritto i vari Tolstoj,
Dostoevskij e compagnia bella!".
"Con
quale arroganza affermi ciò?" controbatte la Dinamo Cremisi "Evidentemente non
hai mai letto 'I fratelli Karamazov'. Oppure non hai l'apertura mentale adatta
per farlo!".
"Bada
a come parli" ribatte Agent "O ti rispedisco nella tua madrepatria a forza di
pugni!". Spettatrici di questo particolare dibattito sono Persuasion e Sun,
entrambe ritornate da poco dal loro paese di origine: "Ma guardali" afferma
Sonia Elios "Si comportano come due bambini viziati".
"Tu
non capisci, Sonia" le risponde Persuasion "Dietro questi discorsi che spesso si
fanno mascherano in realtà i loro contrasti politici. Ognuno crede di essere
nato e vissuto nel paese migliore del mondo e non accetta le opinioni
dell'altro".
"Allora
ribadisco la mia opinione" conclude Sun "Se non altro ho un vantaggio: sono
l'unica in questo gruppo a non avere remore a sparlare della mia nazione. E'
l'hobby preferito di noi italiani anche se bisogna dire che non è che i nostri
governanti ci aiutino molto a cambiare opinione". In quel mentre irrompe nella
stanza Nick Fury seguito da Visione: "C'è di nuovo bisogno del vostro
intervento" annuncia il capo dello S.H.I.E.L.D. "Visione vi spiegherà di cosa si
tratta". Contemporaneamente un muro si apre e lascia il posto a varie immagini
di uno strano tizio vestito di bianco e nero.
"Colui
che vedete alle mie spalle" afferma Viz "si fa chiamare Spezzabandiera. Di lui
sappiamo che è il figlio di un ex finanziere che abbandonò gli affari per
entrare in politica...".
"Da
noi direbbero che 'è sceso in campo' " dice Sun. Visione continua imperterrito:
"Il suo sogno di alimentare la pace nel mondo con metodi pacifici ovviamente si
scontrava con diversi ostacoli, ma lui continuò la sua lotta con decisione
finché durante una manifestazione sfociata in rivolta non venne travolto ed
ucciso da una folla inferocita. Lo Spezzabandiera rimase sconvolto da ciò e
decise di continuare a far vivere il sogno di suo padre, ma di attuarlo con
altri metodi: non più dialogo e pace, ma azione e violenza. Contro qualsiasi
nazione perché non vi fosse più alcuna bandiera. Per perseguire ciò organizzò un
proprio esercito denominato U.L.T.I.M.A.T.U.M. Capitan America ha avuto spesso a
che fare con lui, ma ultimamente lo Spezzabandiera si è dedicato alla Unione
Europea e ad alcuni membri rinnegati del suo esercito, ormai allo sbando da
diverso tempo. L'ultima volta che si è sentito parlare di lui era al soldo della
Roxxon Oil, ormai completamente pazzo a causa dei loro
esperimenti*".
* V. Marvel Miniserie
38
"Ma
non ha perso tempo a quanto pare" continua Nick Fury masticando nervosamente il
suo sigaro "Dopo le cure dei medici
è riuscito a fuggire e, dalle ultime notizie che abbiamo, pare stia
riorganizzando U.L.T.I.M.A.T.U.M. con alcuni membri dei vari gruppi terroristi
di mezzo mondo. Mentre io e Visione cerchiamo di stabilire un piano di azione
Agent e Dinamo Cremisi andranno alla sezione S.H.I.E.L.D. di Washington in
perlustrazione".
A
questa notizia i due eroi saltano in piedi: "Ma perché devo lavorare proprio con
lui?"; "Non può venire Sun invece?"; "Con questo folle è impossibile cooperare!"
e varie altre obiezioni.
"Ora
basta" afferma in modo pacato Viz. I due si zittiscono. Il sintezoide continua:
"Vi è stato rivolto un ordine e non un consiglio. Lo Spezzabandiera costituisce
un serio pericolo per la sicurezza internazionale e dunque anche per i vostri
paesi. Ora andate e, non appena arrivati, riferiteci sulla situazione.". Senza
aggiungere altro i due eroi escono dalla sala, senza rivolgersi la
parola.
Washington.
Un magazzino abbandonato.
Un
tempo questo edificio dava lavoro a molte persone, peccato fossero pagate in
nero e schiavizzate. I servizi sociali ci misero due anni ad accorgersi di ciò,
poi organizzarono una campagna moralista e benpensante su qualsiasi organo
mediatico. Tutti i 'lavoratori' vennero elevati a martiri, ma in seguito
faticarono a trovare una seconda occupazione. Calmatesi le acque, la criminalità
occupò l'edificio per smistarvi la droga. Qui l'F.B.I. ci mise cinque anni per
intervenire, con risultati nemmeno troppo felici. Ed ora, mentre questo edificio
sta andando a pezzi a causa dell'usura del tempo, su un palco improvvisato
grazie ad alcuni scatoloni pieni di chissà cosa un uomo sta parlando al suo
esercito. E' lo Spezzabandiera: "La nostra bandiera? Nessuna!" afferma con tono
quasi invasato "La nostra nazione? Nessuna! Nessuna fedeltà, un solo mondo.
Giustizia e libertà, questa è la chiave. E chi non è d'accordo con noi, come
quella patetica farsa dell'Onu che ha fatto di tutto per rovinare la nostra
vita, ne pagherà le conseguenze. Ogni bandiera che abbattiamo ci avvicina alla
liberazione del mondo. Oggi vi sono state date le armi, domani colpirete quelle
nazioni che hanno oppresso la vostra libertà, prima fra tutte gli Stati Uniti, a
cui oggi muoviamo guerra. Ed alla fine il mondo sarà preda dell'anarchia e della
libertà!". La conclusione di questo folle discorso genera un boato di entusiasmo
da parte dei sottoposti dello Spezzabandiera, perlopiù gente nuova in
sostituzione di quei membri traditori che lui sta ancora cercando per attuare la
sua vendetta. Questi amanti della libertà, però, non hanno il coraggio di
mostrare il loro volto, essendo tutti nascosti dietro una
maschera.
Spezzabandiera
ringrazia i suoi sottoposti e si reca in una misera stanza, il suo quartier
generale. Lì una persona lo attende, anche lei è mascherata. Nessuna parte del
suo corpo è visibile essendo tutta coperta da un ampio cappuccio e da una sorta
di lunga tunica, sulla quale, all'altezza del suo petto, compare questa scritta:
VI.
"Discorso
affascinante" afferma la persona mascherata. Seppur distorta, dalla sua voce si
intuisce che è una donna.
"Spero
tu lo dica con sincerità" ribatte Spezzabandiera "Anche se devo ringraziare te e
la tua organizzazione per avermi curato e avermi dato le armi per riorganizzare
il mio esercito. Ma chi sei, anzi, chi siete voi che siete riusciti a farvi
passare per medici della Volta? E perché mi aiutate?".
"Che
domande ardite!" afferma lei "Il mio nome non ha importanza, se proprio ci tieni
chiamami Numero Sei. Quanto al perché ti aiutiamo, diciamo che le nostre
organizzazioni hanno degli obiettivi in comune. Ti basti sapere questo". Lo
Spezzabandiera vorrebbe porle altre domande, ma desiste. C'è qualcosa nel suo
aspetto che gli incute paura. Molta paura.
Il
cielo di Washington. Un jet atterra placidamente su un'ampia pista. A bordo
Agent e Dinamo. Non una parola è stata tra loro scambiata per tutto il viaggio.
Ora Dinamo interrompe il silenzio: "Spero si possa lavorare bene
insieme".
"Ne
dubito" ribatte Agent. "Come mai?" gli chiede placidamente
Dinamo.
"Le
nostre nazioni non hanno mai cooperato in una giusta e sincera armonia" continua
Agent "Ed è ovvio poiché è impossibile trattare con una nazione che fa morire di
fame i suoi abitanti e li condanna alla morte!".
"Parli
a me di morte?" ribatte Dinamo "A me che...".Poi si interrompe. Agent lo fissa:
stava per dire qualcosa di importante. Prima che possa sollecitarlo di fronte a
loro si para un'agente dello S.H.I.E.L.D., Sharon Carter: "Finalmente siete
arrivati!" dice "Credo abbiamo scoperto dove possa trovarsi lo
Spezzabandiera".
"Ci
porti subito lì" dice Dinamo.
"Già
sono arrivati i... pezzi grossi" dice ironicamente Agent. "Avevo sentito dire
che era in Turchia, Agente 13".
"Sono
tornata da poco, un nostro informatore di quel paese ha giocato un po' troppo
con alcuni esperimenti pericolosi e si è trasformato in una sorta di piccolo
dinosauro. Per fortuna siamo arrivati in tempo per farlo regredire a forma
umana, prima che la mutazione potesse diventare definitiva. Ma piuttosto, Agent,
mi dica: come sta... Capitan America?". Nel suo tono c'è quasi un velo di
tristezza.
"Non
saprei dirle, non lo vedo da diverso tempo. Come lei so la drammatica avventura
che ha vissuto*, ma nulla più". Sharon annuisce e indica un punto poco davanti:
"Ecco, secondo le nostre fonti e i nostri monitoraggi lo Spezzabandiera ed il
suo esercito dovrebbero trovarsi in quel magazzino".
* V. Vendicatori
1/3.
"Già,
gli piace molto rifugiarsi in edifici di quel genere*" afferma Agent, che sta
ora impugnando saldamente il suo binocolo ad infrarossi. Anche la Dinamo,
tramite il suo visore, riesce a vedere che c'è molto movimento all'interno.
Quelle persone disgustano l'eroe russo: come possono rifiutare il concetto di
patria, senza la quale ogni uomo sarebbe perduto? Per quanto la si possa spesso
odiare la propria nazione è l'unico baluardo che si frappone tra l'uomo e la
schiavitù, tranne quando è la nazione stessa a diventare padrona della tua vita.
Non può permettere che questi esseri spregevoli riescano nei loro
intenti.
* V. Punitore Star 50 e All
American Comics 22/23.
"Sono
davvero tantissimi. Prima che arrivi il resto del gruppo sarà meglio pianificare
un attacco" dice Agent.
"No"
ribatte Dinamo "Possiamo farcela anche da soli" e senza aggiungere altro parte
all'attacco del magazzino. Agent rimane stupito per mezzo secondo poi gli urla:
"Ma cosa fai? Dannato comunista!". Sharon Carter rimane interdetta da questo
comportamento: "C'è da chiedersi come faranno ad andare avanti se continuano
così".
Dinamo
Cremisi sfonda un muro, ma lì trova vari agenti di U.L.T.I.M.A.T.U.M. ad
aspettarlo. Evidentemente si aspettavano che prima o poi qualcuno li attaccasse.
Colpiscono l'eroe russo con varie armi, ma queste paiono non fargli nulla. Lui
ribatte ai loro colpi coi suoi raggi che vanno spesso a segno e abbattono i
nemici. Poi irrompe Agent, subito l'esercito dello Spezzabandiera convoglia le
sue forze su di lui. Sono in tanti, davvero in troppi: un tempo, quando era
Capitan America, in preda alla rabbia per la morte dei suoi genitori era
riuscito a sostenere l'attacco di numerosi Cani da Guardia. Ma adesso la
sorpresa del numero dei nemici e la loro preparazione nelle tecniche di lotta
non gli permettono una efficace difesa. Riesce ad abbattere alcuni di loro, ma
poi viene stordito.
Intanto
Dinamo sta continuando nel suo attacco, ma una voce lo blocca: "Fermati o
uccidiamo il tuo amico!". Lui si blocca, quale amico?, poi vede Agent che è
stato catturato. Lo Spezzabandiera guarda trionfante i due eroi: "Di nuovo
quell'emulo patetico di Capitan America. Non riesci proprio a non rovinare i
miei piani, vero? Uccidetelo e catturate il rosso".
Dinamo
guarda incredulo un uomo che si avvicina ad Agent con una strana arma. Sta per
puntargliela contro. "NO!" urla e si lancia verso di lui. Tutti rimangono
stupiti dalla velocità e agilità dell'eroe russo. Lui abbatte vari agenti e
riesce ad afferrare Agent, che si riprende: "Uh... Cosa è successo?". "Ricordi
quella richiesta di cooperazione? E' venuto il momento di attuarla. Insieme
possiamo farcela!" dice Dinamo. I due eroi si lanciano all'attacco dei nemici e
in quel momento giunge un altro aiuto, Visione e Sun entrano nell'edificio. Per
U.L.T.I.M.A.T.U.M. è ormai la fine.
"Maledizione!"
si lamenta lo Spezzabandiera "E' meglio che fugga". Si reca nella sua stanza, ma
come entra riceve un violento colpo alla nuca che lo fa svenire. E' stata Numero
Sei: "Ma perché voi criminali siete tutti così inetti?" chiede al vuoto. Poi
fugge da una uscita secondaria al di fuori di qualsiasi sguardo. Prende un mezzo
anonimo e parte: "Dannazione, un altro fallimento dopo Shocker!* Ma noi non ci
arrendiamo, continueremo nella nostra lotta e un giorno non lontano la nostra
organizzazione trionferà!".
* V. Difensori
4
Un
bel repulisti, decisamente. Decine di membri di U.L.T.I.M.A.T.U.M., compreso il
loro leader, vengono portati via dagli agenti dello S.H.I.E.L.D. Mentre Sharon
Carter relaziona al suo capo su ciò che è avvenuto, Agent e Dinamo stanno in
disparte. Forse avranno una bella lavata di capo, anche se tutto è andato bene
alla fin fine.
"Niente
male per uno yankee" dice all'improvviso Dinamo.
"Idem
per te, russo rosso" ribatte Agent.
Dinamo,
dietro la maschera, mostra una espressione di sconforto: "Non sono abituato a
farlo, ma ti chiedo per favore di non associarmi più ad una
ideologia".
"Perché?"
chiede Agent "La rinneghi forse? E allora perché ti hanno scelto? Nascondi la
tua identità come fanno spesso i traditori, in effetti".
Dinamo
rimane per qualche secondo in silenzio, poi dice: "Va bene, ti dirò chi sono
visto che ci tieni tanto: sono Igor Vanko".
Agent
per qualche istante non capisce, poi il suo volto ha un'espressione di sorpresa:
"Anton Vanko! Ma è quello che...".
"Esatto"
continua Dinamo "Colui che ha inventato e sperimentato personalmente il primo
modello di questa armatura. Tempo prima aveva avuto un figlio da una relazione
fugace, ma lui non è mai venuto a saperlo. Ha vissuto in un'epoca tragica per il
nostro paese, governata da gente dispotica e, quando ha rinnegato i loro ideali,
non hanno esitato ad ucciderlo. Quando mia madre mi ha raccontato la sua storia
ho odiato il mio paese e decisi che l'avrei contrastato in qualsiasi modo, poi
mi accorsi di una cosa: il paese era cambiato, c'era gente nuova a comandarlo.
Non che fossero i migliori governanti del mondo, ma si vedeva che ce la
mettevano tutta perché il passato rimanesse tale. Che ad alcuni non piacessero
lo si può intuire dal fatto che i nostalgici di quell'epoca tragica cercassero
spesso di rovesciare il governo costituito legittimamente dal popolo. Ma loro
resistettero e cercarono nuove alleanze anche con chi prima veniva definito
nemico. Provai una sorta di ammirazione per quelle persone e, quando mi
presentai per entrare in quel mondo, quando dissi chi sono ci fu quasi una sorta
di reverenza. Quegli uomini stimavano mio padre e affermavano che agiva per il
giusto. E lo dicevano con sincerità, io mi sentivo in sintonia con loro.
Abbandonai il cognome di mia madre e mi feci dare quello di mio padre, mentre
nel contempo sviluppavo le mie doti fisiche e mi allenavo con questa nuova
versione della Dinamo, per diventare il nuovo eroe del popolo sovietico. Ma il
destino ha voluto diversamente e mi ha fatto diventare membro di questo gruppo,
di fianco ad eroi di cui avevo a malapena sentito parlare. La cosa più difficile
è ambientarsi in questo mondo che ho conosciuto solo per stereotipi mentre
imparavo la vostra lingua ed è una cosa difficile, molto difficile. E tu non mi
faciliti il compito, devo dire, fin da quando negli allenamenti mi hai messo in
difficoltà. Sono ancora un inesperto, se non lo sai".
Agent
tace, non sa cosa dire: quest'uomo gli ha appena rivelato un fatto importante,c
he stia cercando un appiglio, anche se solo temporaneo, in questo momento? Non
riesce ad immaginare come possa essere trovarsi straniero in terra straniera.
Prima che possa dire qualcosa Visione, seguito a ruota da Sun, si avvicina a
loro e dice: "Per questa volta siete stati perdonati, ma la prossima volta è
meglio che siate meno impulsivi. Ora...".
"Visione,
Dinamo deve dirti una cosa" afferma Agent. L'eroe russo si volta verso di lui,
lo sguardo che deve avere sotto la maschera non deve essere
benevolo.
Ma
Agent gli dice: "Vuoi davvero ambientarti? E allora devi fidarti di chi ti sta
intorno, altrimenti sei tu il primo che complichi le cose. Dì loro quello che
hai detto a me".
Dinamo
per qualche istante rimane immobile, poi si toglie la maschera: è un ragazzo sui
venticinque anni, dai capelli corti e neri e dallo sguardo intenso. E' il primo
passo verso un qualcosa che in futuro potrà essere un'amicizia. "Mi chiamo Igor
Vanko, sono figlio di Anton Vanko" afferma deciso.
Base
di WorldWatch.
Un'animata
discussione sta avvenendo in questi ampi corridoi: "No! John Grisham e Scott
Turow sono solo degli scrittori da quattro soldi" dice la
Dinamo.
"Perché?"
controbatte Agent "Lermontov è forse un grande scrittore? Ma per
favore!".
Persuasion
è ormai disperata, mentre Sun osserva il tutto con compiacimento: "In sostanza"
afferma " stanno dicendo che uno non può parlare perché è comunista e l'altro
non può parlare perché è fascista. Ma allora per noi italiani c'è ancora qualche
speranza!".
FINE
Note
storiche:
Ecco in ordine che speriamo
giusto coloro che, nel corso degli anni, si sono fregiati del titolo di Dinamo
Cremisi:
1) Anton Vanko (c'è anche una
sua controparte nell'universo della Rinascita degli Eroi)
2) Boris
Turgenov
3) Alex
Nevsky
4) Yury Ivanovic
Petrovic
5) Dimitri
Bukharin
6) Valentin
Shatalov
7) Igor
Vanko
Infine due domande che forse
molti di voi si saranno posti: ma chi è quella Numero Sei e di quale
organizzazione fa parte (anche se i patiti di continuità Marvel a quest'ultima
domanda avranno già trovato risposta)? La risposta arriverà, ma non vi diciamo
in quale collana. Siamo subdoli :-)
Nel frattempo eccovi qualche
albo, se volete rivedere vecchie apparizioni dello
Spezzabandiera:
Capitan America e i Vendicatori
53 (sua prima apparizione)-61-75-76; Punitore Star 48 e 50; All American Comics
22-23; Capitan America & Thor 8 e 23; Uomo Ragno Deluxe 37; Marvel Miniserie
38. A questo aggiungete anche l'inedito X-Men Unlimited 22 (o aspettate che la
Marvel Italia lo pubblichi, va beh...)
e avrete una visione completa di questo personaggio creato da
Gruenwald/Neary il cui nome in originale è Flag-Smasher.
Pant, pant... Visto che non è
difficile né complicato fare delle note decenti (sperando di non dover mai fare
la cronologia delle apparizioni del Dr. Destino)?